Scienza

 

I temi scientifici attuali, ma anche un elemento di metodo molto importante: la non-linearità.


Il primo a scoprire, alla fine dell‘800, che alcuni fenomeni erano molto meno prevedibili di quanto si pensasse fu Poincarè: partecipando ad un concorso che riguardava le previsioni astronomiche dimostrò che oltre un certo livello assai semplice erano impossibili. E da allora il regno delle certezze si é andato via via assottigliando.

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Perché la cosa é importante: perché ancora in molti campi (e con spiccata testardaggine molti ingegneri) si dà per scontata la linearità dei fenomeni (all’aumento della causa corrisponde un aumento linearmente proporzionale dell’effetto) e (quindi) la loro prevedibilità.

Si usano tabelline, estrapolazioni, interpolazioni..senza soffermarsi a chiedersi se sono realmente applicabili.

Ma anche parte della scienza ha continuato su questa strada (va detto anche per la mancanza di strumenti adeguati, dato che prima dei grandi calcolatori risolvere sistemi di equazioni differenziali non lineari era impossibile o richiedeva decenni...), fino a tutti gli anni ’50.

Finché é arrivato Lorenz, che studiando la meteorologia scoperse che bastavano tre semplici equazioni (differenziali) a creare sistemi imprevedibili (il famoso ‘effetto farfalla’: se una farfalla batte le ali nel Mato Grosso il giorno dopo si scatena una tempesta sulle Filippine...); e a poco a poco il caos e più in generale la non-linearità sono usciti dagli androni in cui si erano rifugiati per diventare paradigma generale...anche se la loro accettazione generalizzata é ancora tutt’altro che scontata.


Si pensi al clima: é un insieme di elementi che interagiscono fra di loro, con interazioni, sinergie, retroazioni (feedback): il classico caso di complessità, dove gli elementi caotici sono di casa. Eppure é difficile far comprendere che l’aumento della temperatura e le variazioni conseguenti non é qualcosa che procede gradualmente, ma avrà brusche accelerazioni, rallentamenti, accentuazioni locali...(si pensi solo allo scioglimento dell’Artico e alla Corrente del Golfo: gli scenari catastrofici abbondano (i film al proposito sono esasperati ma verosimili..)).


Ma la non-linearità e il caos riguardano moltissimi altri fenomeni: dal comportamento delle folle al battito del nostro cuore. E ci aiutano a comprendere molto meglio comportamenti e fenomeni che prima apparivano inspiegabili (o, spiegati linearmente, portavano a ricette disastrose...).